

Forte Campomolon
Altopiano dei Fiorentini, Arsiero
Tel. 0445 749500 (IAT Tonezza del Cimone)
Web www.comune.arsiero.vi.it
email iat.tonezza@provincia.vicenza.it
Il forte fu costruito poco prima dell'inizio del conflitto mondiale, a partire dal 1912. In progetto era anche una fortezza nel dirimpettaio monte Toraro, ma non fu nemmeno iniziata.
Lo costruì un'impresa locale con operai del posto. E' un pregevole manufatto, lasciato da anni in condizioni di rovina e abbandono, ed ora interessato ad una sistematica opera di recupero delle fortezze degli altipiani.
Non è mai stato importante ai fini bellici, ma come posizione era destinato a difendere Tonezza, la val d'Astico e valle di Posina e a colpire i forti austriaci del Doss del Sommo, di Sommo Alto e di Malga Cherle.
Agli inizi della guerra non era ancora ultimato, poiché lo scoppio della guerra con l'Austria non aveva permesso agli italiani di ricevere dalle fonderie tedesche le cupole d'acciaio. Fu armato con una batteria di obici da 280 mm su postazioni esterne defilate, ma a loro volta gli austriaci colpivano con i mortai da 305 e 420 mm da malga Laghetto sull'altopiano di Lavarone, lesionandolo gravemente. Sulla cima del forte si notano chiaramente le sedi per le piazzole dove dovevano venir montati i cannoni da 149 mm.
Fu fatto saltare dagli italiani stessi il 19 maggio 1916, quattro giorni dopo l'inizio della spedizione austriaca di maggio, la Strafexpedition, che qui infuriò violentemente quale uno dei tre flussi principali, per arrestarsi, con grandissimo sacrificio di sangue, proprio sul Cimone di Tonezza.
A farlo saltare fu l'ing. Paolo Ferrario, sottotenente del genio, che nell'operazione perse la vita : lo ricorda una targa sul forte.
Ora è uno dei più bei belvedere su Tonezza, gli Altipiani, la Vigolana e s'intravvede la Valdastico, la valle di Posina e la pianura.
La dorsale di Campomolon, Riva dei Mercanti, Melegnon segna i confini tra i comuni di Arsiero e Tonezza del Cimone.
Leggenda narra che i tonezzani e gli arsieresi, dopo interminabili baruffe per la proprietà dei territori della Selva del Cimone e del Campomolon, composero la vertenza in maniera unica : si scambiarono le due montagne e i tonezzani ebbero in più il regalo d'un vitello.