Itinerari turistici a Montecchio Precalcino

Montecchio Precalcino
Tel 0444 320854 (IAT Vicenza)
Web www.comune.montecchioprecalcino.vi.it
email iat.vicenza1@provincia.vicenza.it

E' stato predisposto da una quindicina d'anni a cura dell'Amministrazione Comunale di Montecchio Precalcino un Itinerario Turistico di circa 12 chilometri opportunamente segnalato che accompagna alla scoperta degli angoli più suggestivi e interessanti dal punto di vista paesaggistico e naturalistico e dei più ragguardevoli edifìci storici e artistici.

Chiesa parrocchiale dei S.S. Vito, Modesto e Crescenzia

Venne eretta a partire dal 1729 su di un precedente edificio cinquecentesco che ne surrogava uno medioevale. La bella facciata s'adorna di sei sculture di Giuseppe Sordina (1731) mentre l'interno luminoso e armonico s'impreziosisce di cin¬que altari marmorei sei-settecenteschi, di un notevole ciclo di tele e di affreschi di Costantino Pasqualotto (1732 - 1742), di una pala di Alessandro Maganza (1606) e di tre pregevoli sculture attribuite a Girolamo Pittoni da Lumignano (1535 ca.). Nella piazzetta antistante spicca il bel monumento ai Caduti di Ugo Pozza (1926) e in quella del municipio l'artistica fontana di Pompeo Pianezzola (1992).

Villino Forni-Cerato

Il piccolo bellissimo edifìcio, la cui paternità assai discussa e controversa sembra essersi definitivamente assestata sul nome di Andrea Palladio per gli alti valori formali che esprime, venne eretto attorno al 1560 per Girolamo Forni, un commerciante di legnami e pittore dilettante locale. Spogliato quasi completamente della ricca decorazione scultorea, in parte opera docu-mentata di Alessandro Vittoria, versa da diversi anni in un deplorevole stato di abbandono.

Villa Nievo Bonin-Longare

E' frutto di un radicale intervento dell'architetto milanese Michele Cairati che nel 1880 curò il rifacimento in stile neogotico dei precedenti edifici (in buona parte del tardo Seicento) ad eccezione del monumentale ingresso e dell'adiacente porticato eretti su disegno di Giacomo Verla attorno al 1824.
La cappella gentilizia di San Michele Arcangelo presenta l'interno del 1685 con sfarzoso altare marmoreo barocco, pala di Cristoforo Menarola e facciata neoclassica, forse di Ottone Calderari o da lui desunta dal Verla. L'adiacente parco è uno dei più vasti del vicentino.
(per la visita rivolgersi al Centro Servizi ULS 4)

Chiesa di S. Pietro in Castelvecchio

Sorge al centro di un piccolo promontorio, che si stacca ad occidente della collina circondato su tre lati da ripidissimi fianchi, sull'area di un castello vescovile distrutto nel 1313.
Documentata a partire dal XIII secolo, s'impone per l'interesse espresso dall'abside poligonale di tipo ravennate e per il vasto ciclo di affreschi che ne decora le pareti interne (l'Annunciazione e l'Eterno Padre sulla parete dell'arco trionfale e un fregio con i dodici Apostoli che si sviluppa sotto la linea delle travature) attribuiti a pittore vicentino dei primi decenni del XVI secolo (Verla o bottega dei Fogolino) e l'abside (San Giovanni Battista e San Francesco d'Assisi) della seconda metà del Cinquecento.

La Bastia

Qui, sulla sommità della collina, sorgeva il castello scaligero, distrutto dai padovani nel 1386, sulle cui fondamenta e in parte ricalcandone il perimetro sono sorti vari edifici in epoche diverse tra cui una villa che presenta nella facciata, scandita da cin¬que intercolumni dorici, aspetti formali tipi¬ci dell'architettura vicentina della fine del Cinquecento o degli inizi del Seicento. Panorama estesissimo.

Cappella della Madonna del Torniero

E' il piccolo santuario mariano locale, risalente agli albori del Seicento e caratterizzato da una vistosa serliana che ne connota il prospetto. Venne costruito per ospitare una venerata immagine policroma della Vergine col Bambino scolpita in pietra tenera locale nei modi tipici dell'arte popolare quattro-cinquecentesca.

Villa Da Schio Cita

Donata alla Comunità nel 1978 dalla signora Marianna Cita Cabianca, è costituita da vari edifici sei-settecenteschi, in parte eret¬ti su preesistenze gotiche, ruotanti attorno ad un vasto cortile lastricato che si apre ad oriente in un belvedere da cui si gode un panorama amplissimo. E' utilizzata come sede di Associazioni e per manifestazioni culturali e ricreative.

Chiesa di S. Rocco

Posta su di uno sperone basaltico della collina, di forme semplicissime, fu voluta dalla Comunità come voto nell'imperversare della peste sul declinare del quindicesimo secolo. Il settecentesco altare accoglie una pregevole scultura lignea policroma coeva raffigurante il Santo taumaturgo mentre su una mensola laterale si trova esposta una splendida Madonna col bambino, pure in legno policromo, ascrivibile ad un maturo Cinquecento.

Villa Da Schio Caretta

A lungo ritenuta eretta su progetto di Andrea Palladio è in realtà ristrutturazione (molto alterata) di un preesistente edificio ad opera di Pietro da Nanto che vi lavorò a partire dal 1552.

Murazzo romano e veneziano

Poderosa opera di sbarramento (2,5 - 3 metri di larghezza per altrettanti di profondità) ancora in parte affiorante dal terreno, che univa la collina di Montecchio Precalcino con i terrazzi alluvionali prossimi a villa Capra di Sarcedo, per regolamentare le acque dell'Astico. Dibattuta la sua datazione: vari studiosi la ritengono di epoca romana, altri medioevale. Il cosiddetto "murazzo veneziano" venne invece eretto tra il 1507 e il 1532 più a sud nei pressi della Scuola Materna; l'attuale Amministrazione ha provveduto al restauro.

Villa Franzan Carta

Rimasta incompiuta, presenta caratteri stilistici propri della prima metà del Seicento sia nel breve settore padronale lungo la strada sia nell'adiacente barchessa, il cui prospetto è scandito da sette archi insistenti su pilastri caratterizzati da vistose bugne in laterizio. La vicina sconsacrata cappella gentilizia di San Michele Arcangelo risale al 1677.

Chiesa Parrocchiale del SS. Redentore - Levà

Edificata su progetto dell'ing. Ferruccio Cattaneo nel 1901 in stile gotico ogivale a croce latina, venne completata nella decorazione pittorica e scultorea negli anni 1913 - 1914. Notevoli due altari marmorei del secondo Seicento e una campana del 1691 spettante ai noti fonditori De Maria.

Cimitero di Guerra Britannico (British War Cemetery)

Posto in collina poco distante dalla chiesa parrocchiale, accoglie le salme di 439 soldati inglesi deceduti durante la prima guerra mondiale.

 

La montagna vicentina

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