Valdagno, secondo il Mantese (Storia di Valdagno, 1966), deriva dall'espressione latina "vallis alni", la valle dell'ontano, pianta molto diffusa nei boschi e lungo il torrente Agno. Secondo una recente interpretazione dello storico valdagnese Giorgio Cracco, invece il nome si ricollega alla passione di San Clemente, quarto Papa dopo S. Pietro, che prima del martirio fece scaturire una sorgente d'acqua nel luogo indicatogli da un agnello, in latino "agnus".
Gran parte dell'attuale sistemazione urbanistica della città risale al '700, nel periodo della Repubblica Veneta. Entrando in Valdagno, si possono notare numerosi edifici storici. L'ex Convento di S. Maria delle Grazie, antico complesso risalente al '500, fu per tre secoli, dal 1510 al 1810, centro propulsore di vita comunitaria. Conserva ancora per buona parte le sue linee architettoniche originali, mentre gli interni sono stati rimodernati ed adibiti ad altri usi.
A pochi passi dal convento si trova Villa Valle, ora Centro Culturale Comunale "G. Marzotto", che ospita la Biblioteca Civica, e la Galleria Civica d'Arte Moderna. Villa Gajanigo Barbieri è una bella costruzione dalla facciata neoclassica, e fu progettata alla fine del '700 dall'architetto vicentino Carlo Barrera. Villa Zanuso, ora Fontanari, è un esempio di architettura della seconda metà dell'800.
A poca distanza è situato Palazzo Festari, edificio del XVII secolo, caratterizzato da uno stile architettonico tipico settecentesco. Di fronte si può notare Palazzo Nanti, altro esempio di architettura seicentesca, presumibilmente progettato dall'architetto Carlo Borrella, mentre a fianco sorge Palazzo Comunale, progettato dall'architetto Luigi Saccardo.Si presenta come esempio di architettura del tardo '800.
Altri palazzi sono Palazzo Pedoni, età seicentesca, Palazzo Dalle Ore, con caratteristiche architettoniche dal vago sapore veneziano, e l'ex Casa del Fascio.Completa la nostra vista lungo le vie della piazza valdagnese il monumento a Gaetano Marzotto (1820-1910), innalzato dalla cittadinanza in onore al noto pioniere dell'industria laniera.
Un breve cenno meritano anche le chiese, tra le quali il Duomo di S. Clemente, eretto nel XVIII secolo su disegni degli architetti Giovanni Miazzi di Bassano e Luigi De Boni di Feltre. La navata unica presenta delle articolazioni che ospitano sei cappelle e le pareti sono ricoperte da ben 41dipinti ottocenteschi, quasi tutti opera di Lorenzo Rizzi da Udine.
Altre chiese più recenti si possono trovare dislocate nel centro e nelle varie frazioni del paese, tra le quali citiamo la parrocchia di S. Gaetano Thiene, S. Maria Madre della Chiesa, S. Paolo, Santissima Trinità, S. Maria del Carmine e S. Giuseppe delle Cappuccine.